Potrebbe essere stata una vendetta per le sue presunte tendenze pedofile: è questa l'ipotesi della polizia riguardo all'omicidio di un 45enne, ucciso in un agguato a Vibo Valentia nel 2015.

La polizia sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due persone ritenute responsabili di "un efferato omicidio", lo stesso per il quale, nel marzo del 2018, era già stato arrestato un ragazzo di 26 anni.

Il 45enne era stato ucciso nel 2015 nella frazione "Longobardi" di Vibo Valentia, mentre rincasava dopo aver parcheggiato la sua auto. Gli assassini, armati di pistole, lo avevano aspettato nascosti dietro un cespuglio. L’uomo, venditore ambulante, era morto subito.

Tre anni dopo, per l’omicidio era stato fermato un 26enne vibonese: era stato identificato grazie al profilo genetico ricavato da un guanto in lattice trovato sul luogo dell’assassinio.

L’arresto del 26enne aveva dato il via a nuove indagini, che oggi hanno portato all’arresto di altri due giovani accusati di essere stati suoi complici nell'omicidio.

Secondo le indagini, il 45enne potrebbe essere stato assassinato perché avrebbe tentato di adescare uno o più minori.

(Unioneonline/s.a.)
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