Lunghi applausi e standing ovation per l’intervento di Mario Draghi al meeting Cl di Rimini.

"Grazie Mario, viva Draghi", le parole con cui la gente in attesa ha accolto il presidente al suo arrivo in sala. Fuori dalla Fiera di Rimini moltissime persone, in fila per entrare in fiera, non hanno mancato di esprimere il proprio apprezzamento con lunghi battimani.

Il Presidente del Consiglio era già salito sul palco del Meeting nel 2009, quando ricopriva la carica di Governatore della Banca d'Italia e, più di recente, nel 2020, scaduto da poco il suo mandato come Presidente della Bce.

I GIOVANI – E il suo primo pensiero è andato soprattutto ai giovani: "Vivete la politica soprattutto come testimonianza di una vita coerente con gli ideali, sperate, combattete e costruite. Voi giovani siete la speranza della politica", ha scandito.

LA SITUAZIONE POLITICA – Quindi un riferimento alla situazione politica: "Anche oggi siamo in un momento estremamente complesso per l'Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza" e l'inflazione "pesa in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e imprese". "Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta – ha proseguito – a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l'Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti".

"Tra poche settimane gli italiani sceglieranno il nuovo parlamento. Vi invito tutti ad andare a votare", ha poi precisato.

"Sono convinto che il prossimo governo, di qualunque colore sarà – ha ancora chiarito – riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l'Italia ce la farà anche questa volta".

"Mi auguro che chiunque avrà il privilegio" di andare al governo "saprà rappresentare lo spirito repubblicano che ha animato dall'inizio il nostro esecutivo", ha ancora sottolineato.

CARO ENERGIA – Quindi un riferimento ai costi del gas che "hanno raggiunto livelli insostenibili" con "picchi" più "di 10 volte" rispetto al "valore storici. Abbiamo spinto molto a livello Ue per un tetto massimo al prezzo del gas. Alcuni paesi continuano ad opporsi perché temono blocchi forniture". Ma i "limiti di questa posizione" sono evidenti. "L'Ue si trova con forniture incerte e costi aumentati. Al prossimo consiglio europeo sarà presentata una proposta dalla commissione".

CREDIBILITÀ INTERNAZIONALE – "La credibilità interna – ha aggiunto – deve andare di pari passo con quella internazionale. L'Italia è paese fondatore dell’Ue, protagonista del G7 e della Nato". "Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale" ha ancora specificato, ricordando che "dalle illusioni autarchiche del secolo scorso alle pulsioni sovraniste l'Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola. Il posto dell'Italia è al centro dell'Unione europea, ancorato al patto atlantico, ai valori di democrazia libertà e progresso che sono nella storia della nostra Repubblica". 

LA GUERRA – Quanto alla guerra in Ucraina, oltre alla rinnovata ferma condanna all’aggressione russa Draghi ha anche ricordato la situazione di estrema delicatezza attorno a Zaporizhzhia. "Non posso che associarmi alle parole del Santo Padre: si eviti un disastro nucleare", ha scandito.

COESIONE INTERNA – “La nostra credibilità interna ed esterna ha molto beneficiato della coesione che tutti abbiamo saputo dimostrare davanti alle avversità" ha proseguito, sottolineando che "questa coesione avrà una declinazione diversa" dopo la fine dell'unità nazionale ma "il dialogo tra forze politiche è necessario anche nello scontro tra posizione diverse, si dovrà ritrovare la coesione nel sentire comune di tutti i protagonisti nel loro senso di appartenenza alla repubblica e agli ideali della Ue".

(Unioneonline/v.l.)

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