Decreto, il governo chiarisce: "Nei giorni in zona rossa sì a visite anche fuori dal Comune"
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L'esecutivo chiarisce alcuni dubbi sorti dopo l'emanazione del nuovo decreto contro la diffusione del coronavirus, quello che regola il periodo che va da oggi fino al 6 gennaio.
In particolare la parte che riguarda cosa si può o non si può fare nei giorni da zona rossa, ossia dal 24 al 27 dicembre, dal 31 al 3 gennaio e il 5-6 gennaio.
Nei giorni rossi resteranno chiusi bar, ristoranti e negozi - ad eccezione di supermercati e generi alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabacchi e librerie -, e si potrà uscire per fare una passeggiata vicino casa con la mascherina e fare attività sportiva da soli.
Sebbene siano in generale vietati gli spostamenti all'interno del Comune, sarà però possibile andare a trovare parenti e amici - sempre nel limite massimo di due persone oltre ai minori di 14 anni, alle persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono - oltre che nel proprio Comune anche in uno differente da quello di residenza o domicilio, purché però si trovi nella stessa Regione. Lo spostamento è consentito una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22.
LA ZONA ARANCIONE - Un altro chiarimento riguarda i giorni indicati con l'arancione (28-29-30 dicembre e 4 gennaio).
Mentre per tutti sarà possibile spostarsi all'interno del proprio Comune, sarà possibile solo per chi risiede nei Comuni sotto i cinquemila abitanti spostarsi tra le 5 e le 22 non solo in un altro Comune ma anche in un'altra Regione, sempre però con il vincolo di restare entro i 30 chilometri dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia.
Come sempre il governo precisa che gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità "sono sempre possibili, senza distinzione tra giorni e orari". Servirà l'autocertificazione.
LE SECONDE CASE - Il governo ha anche precisato la questione delle seconde case: tra oggi e il 6 gennaio "gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all'interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni". Quanto ai coniugi o ai partner che vivono separati per motivi di lavoro sarà invece possibile incontrarsi, "se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c'è residenza, domicilio o abitazione".
I GENITORI SEPARATI - Sono consentiti gli spostamenti dei genitori separati, che possono andare a trovare i figli anche in un'altra Regione o all'estero: rientra tra i motivi di necessità, così come lo è l'assistenza ai genitori non autosufficienti. Non è invece mai consentito andare a trovare i genitori che sono in buona salute e vivono in un'altra Regione, così come non sono consentiti "spostamenti per turismo extraregionali" tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.
(Unioneonline/D)