Dal primo settembre prossimo decadono gli obblighi di vaccinazione per l'intero personale scolastico e quindi torneranno in cattedra anche i docenti no vax, così come i bidelli e gli amministrativi che hanno scelto di non ricevere le somministrazioni.

Nella nota inviata venerdì dal ministero dell'Istruzione a tutte le scuole, dalle materne agli istituti superiori per le misure standard di prevenzione anti-Covid, si sottolinea infatti che le disposizioni emergenziali in vigore per la scuola “esauriscono la loro validità al 31 agosto prossimo e, in assenza di ulteriori specifiche proroghe o rinnovi, non prolungano i loro effetti nel prossimo anno scolastico 2022/2023”.

L'unico obbligo in questo momento che resta vigente riguarda il personale sanitario”, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza dal palco del Meeting di Cl a Rimini richiamando alla responsabilità e sottolineando che “non avere più un obbligo non significa che il virus è scomparso”.

Restano in vigore altre regole: il divieto di accedere nelle strutture scolastiche con sintomi influenzali o febbre superiore a 37,5 gradi, la sanificazione delle classi sia ordinaria sia straordinaria, in presenza di uno o più casi di positività, e ricambi d'aria.

Non cambiano poi le norme sull' isolamento dei positivi. Lo ribadisce Speranza: “È un fatto di precauzione che se una persona è positiva non vada in giro. Penso che questa sia una regola ancora giusta in questo momento”.

(Unioneonline/L)

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