L'Italia per via della sua particolare conformazione geomorfologica ed esposizione a molteplici tipologie di correnti è un Paese ad elevato rischio idrogeologico nel quale l'88% dei Comuni risulta periodicamente esposto a fenomeni di allagamento e/o frana che minacciano la vita di circa 7 milioni di abitanti.

I cambiamenti climatici, traducibili in un aumento in intensità e frequenza degli eventi estremi, e una politica scorretta in termini di costruzione, prevenzione e messa in sicurezza accentuano notevolmente questo naturale e già di per sé elevato rischio idrogeologico e ne abbiamo avuto conferma nel recentissimo caso di Livorno, interessato nella notte tra sabato e domenica (dopo una lunghissima siccità) da un nubifragio che in sole due ore ha scaricato al suolo circa 250 mm di pioggia e provocato una drammatica inondazione lampo (morti, dispersi, e danni per milioni di euro).

Secondo i dati pubblicati da un interessante rapporto di Legambiente, dal 2010 ad oggi ben 242 eventi meteorologici intensi distribuiti su 126 Comuni hanno messo in ginocchio il nostro Paese, arrecando impatti diretti e indiretti alla salute dei cittadini.

In particolare si contano 52 casi di allagamenti da piogge intense, 98 casi di danni alle infrastrutture con 56 giorni di stop a metropolitane e treni nelle principali città italiane, 8 casi di danni al patrimonio storico, 44 casi di danni provocati da frane e trombe d'aria e 40 eventi dovuti dovuti ad esondazione fluviale.

Inoltre negli ultimi 7 anni sono stati contati 55 giorni di blackout elettrici dovuti al maltempo. Il più lungo nel gennaio 2017 con oltre 150mila case rimaste senza luce e riscaldamento a causa delle forti nevicate in Abruzzo per una settimana.

Tra le grandi città spicca Roma, che negli ultimi setti anni ha registrato 17 episodi di allagamento.

Tra le regioni più colpite dalle alluvioni e dalle trombe d'aria compare la Sicilia, con più di 25 eventi.

Molte calamità anche in Sardegna, per lo più concentrate nei mesi autunnali, tra le quali spiccano l'alluvione del 18 novembre 2013 che ha colpito duramente la città di Olbia e causato la morte di 19 persone (13 nella sola Gallura). La città è stata poi interessata il 1° ottobre 2015 da una nuova esondazione fluviale.

In occasione di quell'ondata di maltempo, il 30 settembre anche il Cagliaritano è stato interessato da diffusi allagamenti. Si ricorda inoltre l'incredibile temporale tropicale di Cagliari la notte del 16 settembre 2016 che ha scaricato in città in meno di un'ora circa 50 mm di pioggia di cui 24 caduti con impressionante intensità nell'arco di 10 minuti.

Anche in questo caso inondazione lampo della città con numerosi blackout dovuti alle migliaia di fulminazioni registrate nella notte.

È notevole il contributo che si continua a pagare in termini di vite umane con 145 morti dal 2010 al 2016 e oltre 40.000 evacuati (dati CNR).

LA SCUOLA DI OLBIA RIAPRE - IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA:

L'ALLERTA:

L'EMERGENZA A LIVORNO:

© Riproduzione riservata