Crisanti: "Senza un piano nazionale la terza ondata è una certezza"
Il virologo: "Non è stato predisposto alcun piano di sorveglianza"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Se rimangono le condizioni che ci hanno portato alla seconda ondata, e in mancanza di un piano nazionale, la terza ondata pandemica è una certezza e non una probabilità".
Lo afferma Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell'Università di Padova.
"Tra la prima e la seconda ondata dell'epidemia da Covid-19 - spiega l'esperto - non sono state rafforzate le misure mirate a mantenere bassi i contagi sul territorio, e in assenza di un vero piano nazionale la terza ondata è inevitabile". Eravamo arrivati a registrare "meno di 200 casi al giorno e poi il numero dei casi è risalito e questo è accaduto - sottolinea - perchè non è stato predisposto alcun piano di sorveglianza".
Dunque, "se non si agisce aumentando la capacità di effettuare test molecolari, creando un sistema informatico per il monitoraggio e assicurando una logistica per portare i test laddove sono necessari, eliminando le differenze tra le Regioni, allora - avverte Crisanti - non se ne esce".
Quanto all'ipotesi di un rafforzamento delle misure restrittive in vista delle festività natalizie, "l'istituzione di zone rosse - conclude - sicuramente aiuta a frenare il contagio, come ha dimostrato ad esempio l'esperienza della Lombardia".
(Unioneonline/F)