Costringeva la compagna a rimanere fino a quattro ore in ginocchio, faccia al muro, o a trascorrere le giornate chiusa a chiave dentro una stanza della casa in cui vivevano, a Roma. E, in alcuni casi, le violenze - sia fisiche sia psicologiche - avvenivano davanti agli occhi dei loro figli.

È stato arrestato dalla polizia S.A., 30 anni. A chiamare gli agenti è stata proprio la compagna, dopo le minacce di morte che l'uomo avrebbe rivolto a lei e alla madre.

Così, gli inquirenti hanno individuato due appartamenti riferibili al marito e li hanno perquisiti entrambi.

Nel primo sono stati trovati alcuni grammi di cocaina, un taser e un manganello telescopico in ferro.

Ma il vero covo era il secondo appartamento, dove i poliziotti hanno scoperto dietro a un armadio a muro, una finta parete con una cassaforte e un accesso a un altro piccolo vano, con all'interno 40 grammi di coca, armi (tra cui una Skorpion, la micidiale pistola mitragliatrice di costruzione cecoslovacca, un revolver calibro 357 magnum) e munizioni. Altra "polvere bianca", più di 320 grammi, era invece all'interno della cassaforte.
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