Nicolò Zanon, giudice costituzionale, è indagato dalla procura di Roma per peculato d'uso.

Il giudice, dopo la notizia dell'indagine, ha presentato le sue dimissioni al presidente della Corte Giorgio Lattanzi.

Zanon, nominato nel 2014, ha subito fatto sapere: "Sono sereno e conto di poter dimostrare l'assoluta insussistenza del reato che mi viene contestato. Tuttavia per rispetto dell'etica istituzionale e della funzione che ricopro, nonché per il rispetto che porto verso la Corte costituzionale, ho ritenuto di presentare le mie dimissioni al presidente della Corte Giorgio Lattanzi".

Zanon, secondo l'accusa, avrebbe messo a disposizione di sua moglie Marilisa D'Amico, ex consigliera comunale a Milano, l'automobile di servizio.

In particolare, secondo l'ipotesi della procura, la donna avrebbe utilizzato l'auto quando il marito era assente.

(Unioneonline/s.a.)
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