Il Consiglio Superiore della Magistratura non aprirà nessuna pratica sul presunto scontro tra le procure di Roma e Napoli nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Consip.

Questa la decisione presa dal comitato di presidenza del Csm, riunitosi in mattinata.

L'ipotesi del conflitto tra le due procure impegnate sul caso degli appalti della centrale acquisti della pubblica amministrazione è nata in seguito alla decisione da parte di Roma di aprire un'indagine per fuga di notizie sui carabinieri del Noe (a cui sono state anche revocate le indagini) che lavoravano per il pm di Napoli Henry John Woodcock.

Poi è arrivata la formalizzazione dell'accusa per il capitano del Noe Giampaolo Scafarto, che secondo i pm romani avrebbe alterato alcune informative per aggravare la posizione di Tiziano Renzi, padre dell'ex premier.

Tutte queste vicende, avvenute mentre i pm napoletani confermavano, anche tramite una nota stampa, tutta la loro fiducia al Noe, hanno fatto scattare la richiesta di una verifica da parte del Csm.

Era stato il consigliere laico Pietrantonio Zanettin a chiedere l'apertura di una pratica per far luce "su apparati dello Stato in conflitto tra loro".
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