È polemica politica su quanto avvenuto ieri a Como, dove un gruppo di naziskin ha fatto irruzione in un'associazione che si occupa di accoglienza dei migranti e ha letto un proclama contro "l'invasione".

Il segretario Pd Matteo Renzi in un post su Facebook ha parlato di provocazione "fascistoide". "Qualsiasi gesto di violenza va condannato senza se e senza ma. Intimidazioni e provocazioni di segno fascistoide vanno respinti non solo dalla sinistra ma da tutta la comunità politica nazionale, senza eccezione alcuna. Su questi temi non si scherza", ha scritto.

"A me sembra molto preoccupante quello che è avvenuto a Como. Purtroppo non mi sorprende perché abbiamo visto anche in altre zone , frequentemente, atti intimidatori, atti di provocazione, a volte atti violenti e quindi questo significa che non si possono sottovalutare queste iniziative. Ho apprezzato la saggezza degli operatori all'interno di questo centro che non hanno reagito, però a me è sembrata delirante la lettura di quel comunicato", gli ha fatto eco Laura Boldrini.

Immediata la replica del segretario leghista Matteo Salvini: "Il problema dell'Italia è solo Renzi, non i presunti fascisti", ha dichiarato. "Lui - ha aggiunto - si occupa di fake news e del ritorno del fascismo che non esiste. Certo che entrare in casa di altri non invitati non è elegante, ma il tema dell'invasione sottolineato è evidente".

NAZISKIN DENUNCIATI - Intanto otto dei 16 giovani sono stati identificati e denunciati dalla Digos per violenza privata. Si tratta di comaschi legati a frange di ultras già conosciuti dalla polizia. La Digos sta identificando anche gli altri.

IL VIDEO DELL'IRRUZIONE

(Redazione Online/L)

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