"Mi avete rovinato la vita".

Guido Russo, il dentista che tre giorni fa si è presentato nell’hub vaccinale di Biella offrendo all’operatrice sanitaria un braccio finto in silicone, risponde così ai giornalisti accalcati davanti a casa sua.

Per quella “trovata” che sui social sta facendo il giro del mondo, l’uomo, 57 anni, si è beccato una denuncia per truffa. Sospeso dall'albo dei medici odontoiatri perché non vaccinato, aveva affisso sulla porta del suo studio il cartello "esibizione del Green pass solo volontaria". 

Anche l'Asl si è mossa e ha segnalato il caso alla Procura mentre il Consiglio dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Biella prenderà provvedimenti: "Quando abbiamo appreso che un cittadino si era recato in un centro vaccinale con un arto in silicone - si legge in una nota - abbiamo pensato ad un ennesimo delirante espediente per ottenere il Green pass. Saputo che si trattava di un odontoiatra iscritto al nostro Ordine Provinciale abbiamo provato uno sdegno profondo".

L’EPISODIO – Era la tarda mattina di giovedì quando il 57enne è andato a farsi fare il vaccino. Un giorno, ricorda l’infermiera che lo ha smascherato, Filippa Bua, “ben organizzato, ma molto intenso dal punto di vista emotivo perché si sta presentando chi il vaccino non lo vuole".

Russo, rammenta, “era una persona distinta, come tante altre, perfino sorridente, cosa che negli ultimi periodi accade di rado". E invece il vaccino non lo voleva neanche lui. Ma aveva bisogno del Green pass per lavorare. "Ho subito intuito che qualcosa non andava - aggiunge la donna -. Siamo professionisti, ma di cose tanto fantasiose non mi erano mai accadute".

Appena ha visto il braccio dove doveva eseguire la puntura, benché fosse molto simile alla pelle vera, ha notato che il colore e la percezione al tatto erano strani. Così ha chiesto al paziente di mostrare il braccio per intero. "Indossava un busto scenico - racconta la donna - e, quando l'ho scoperto, ha provato persino a fare lo spiritoso. 'Vorrà mica che abbia tutti questi pettorali' è stata la battuta che mi ha fatto, sorridendo, prima di chiedermi di chiudere un occhio e di lasciarlo andare".

"Cosa ho provato? Sgomento...”, spiega. Ma non ci ha pensato un attimo a portarlo dal medico di turno, firmando con lui il verbale allegato alla denuncia. 

(Unioneonline/D)

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