Un tragico scherzo.

Due minorenni di 13 e 17 anni sono stati iscritti nel registro degli indagati per la morte di un clochard, trovato carbonizzato nell'incendio dell'auto dove dormiva il 13 dicembre scorso, a Santa Maria di Zevio (Verona).

La vittima, Ahmed Fdil, 64 anni, di origini marocchine, viveva da 27 anni in Italia ed era conosciuto in paese con il soprannome di "Il Baffo".

Da tempo l'uomo viveva nella sua auto.

Inizialmente gli inquirenti avevano ipotizzato che si trattasse di una fatalità e che il senzatetto si fosse addormentato con la sigaretta accesa.

Ora al vaglio delle indagini l'ipotesi che l'incendio del veicolo possa essere stato appiccato dai due minori.

Il più piccolo degli indagati, che non è imputabile a causa della sua età, è stato sentito dal magistrato che si occupa dell'inchiesta.

Sembra che il 13enne abbia raccontato che, per noia, l'amico avrebbe preso un pezzo di carta e, dopo averle dato fuoco, l'avrebbe lanciata nell’abitacolo dell'auto del clochard, attraverso il finestrino.

Ora la "confessione" sarebbe al vaglio del tribunale per i minorenni di Venezia.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata