A quasi 24 anni dalla sentenza di ergastolo per l'omicidio di Dale Pike, avvenuta nel giugno del 2000, Chico Forti, il 65enne trentino rilasciato nei giorni scorsi da un carcere della Florida dopo una lunga detenzione, è tornato in Italia.

L'aereo è atterrato all'aeroporto militare di Pratica di Mare, ad accoglierlo anche la premier Giorgia Meloni. Forti sarà trasferito prima nel carcere di Rebibbia, dove starà qualche giorno, poi nel carcere di Verona. «Non vedo l'ora di riabbracciare mia madre», le sue prime parole.

Il rientro «è per noi una grande soddisfazione dopo una battaglia durata come una guerra punica. A noi basta che oggi sia in Italia, ora il percorso è in discesa», ha detto lo zio, Gianni Forti. «È certamente una grande gioia - ha aggiunto - e per me resta solo il rammarico di non essere riuscito a farlo rientrare prima. Ora abbiamo la chance di dare una nuova vita a Chico».

Pochi giorni fa Forti era stato trasferito dal carcere dello Stato della Florida a Miami in una struttura federale dall'Immigration and Constoms Enforcement, l'agenzia statunitense per l'Immigrazione. Non torna in Italia da uomo libero: dovrà scontare la pena residua in base al diritto italiano, potendo accedere con il tempo a permessi premio, semilibertà e infine libertà condizionata. 

L’accusa e la sentenza

Nato a Trento nel 1959, Forti ha dedicato una prima parte della sua vita allo sport, distinguendosi in particolare nel windsurf. Negli anni Novanta si trasferì in Florida dove intraprese la carriera di produttore di film documentari e quella di presentatore televisivo e si impegnò anche nelle intermediazioni immobiliari. Nel 1998 fu coinvolto nell'omicidio di Dale Pike, per il quale si è sempre dichiarato innocente. Il 15 giugno del 2000, fu condannato all'ergastolo senza condizionale per il delitto da una giuria popolare della Dade County di Miami.

Il clamore in Italia

Il suo caso ha suscitato un certo clamore in Italia, anche in relazione ad alcune trasmissioni televisive che hanno ricostruito la vicenda processuale. Dopo un iter particolarmente lungo e un confronto durato anni, l'autorizzazione al trasferimento è stata annunciata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in seguito a un incontro a Washington con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il primo marzo scorso. 

(Unioneonline/D)

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