"Si tratta di un vuoto motivazionale che determina la nullità dell'ordinanza cautelare impugnata, difettando l'esposizione delle specifiche esigenze cautelari richiesta" dal codice di procedura penale.

Per questa ragione la Cassazione - accogliendo sul punto l'obiezione della difesa - ha annullato senza rinvio la convalida dell'arresto di Cecilia Marogna, la manager 39enne cagliaritana coinvolta nell'indagine vaticana (che riguarda l'ex cardinale Angelo Becciu) "per appropriazione indebita contro la Santa Sede e per essersi appropriata di fondi della Santa Sede utilizzandoli in modo illecito".

Lo spiegano gli ermellini nella sentenza 1622 depositata oggi e relativa alla camera di consiglio svoltasi lo scorso 16 dicembre.

A convalidare l'arresto - su mandato dell'Interpol - era stato il presidente della Corte di Appello di Milano con ordinanza del 14 ottobre 2020.

Per quanto riguarda le modalità d'azione dell'Interpol, la Cassazione non ha nulla da rimproverare e afferma che "non può essere mosso alcun rilievo alla decisione dell'Ufficio centrale nazionale italiano di avere consentito la diffusione delle ricerche sul territorio nazionale al fine dell'arresto" della Marogna "nel caso della sua localizzazione".

Quanto al pericolo di fuga, gli ermellini fanno presente che l'ordinanza di arresto "contiene una valutazione sul punto che non può dirsi del tutto assente o apparente, avendo il giudice di merito indicato specificatamente gli elementi a sostegno" come "l'allontanamento dalla residenza durante le indagini". Appare invece "fondato" - dicono gli ermellini - il motivo con il quale" la difesa della Marogna "denuncia la mancanza di motivazione della ordinanza impugnata nella parte in cui ha applicato la misura cautelare".

"La motivazione dell'ordinanza risulta effettivamente del tutto silente sulle ragioni che giustificavano l'applicazione provvisoria della misura cautelare, prima dell'arrivo della domanda estradizionale", sottolinea la Cassazione giudicando "assorbente" questo motivo di ricorso. Pertanto gli 'ermellini' non si sono addentrati nell'esame dei Patti lateranensi per quanto riguarda l'estradizione verso la Santa Sede.

(Unioneonline/F)
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