70 indagati, 35 arresti. È il bilancio della maxi operazione portata a termine dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani contro i presunti fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro, uno dei più ricercati al mondo da circa 30 anni.

L’indagine, che ruota intorno ad esponenti di primo piano dei mandamenti mafiosi del Trapanese, riguarda varie ipotesi di reato che vanno dall’associazione di tipo mafioso, all’estorsione, alla turbata libertà degli incanti, porto abusivo di armi, gioco d'azzardo e altri legati agli stupefacenti, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose. Sono in corso anche decreti di perquisizione e sequestro.

In particolare è emerso il ruolo di un “uomo d'onore” di Campobello di Mazara, Francesco Luppino, recentemente scarcerato e già protagonista in passato di rapporti con esponenti di vertice di Cosa nostra palermitana. Avrebbe ricevuto indicazioni dirette da parte di Messina Denaro per stabilire i vertici della famiglia, come il reggente di Petrosino. Il boss di Castelvetrano avrebbe anche chiesto conto della nomina del reggente dell'importante mandamento di Mazara del Vallo, rimasto vacante dopo l'operazione Anno Zero.

(Unioneonline/s.s.)

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