Il giudice di Macerata Claudio Bonifazi non ha convalidato l’arresto della donna di 40 anni accusata di aver lanciato la figlioletta di 4 anni da una finestra al terzo piano di un casa della città marchigiana, facendola finire in ospedale, dove è ancora ricoverata in prognosi riservata.

La decisione è stata presa su eccezione sollevata dalla difesa della donna, di origine indiana, nei confronti della quale è stata disposta la custodia cautelare in ospedale.

Secondo il servizio psichiatrico, la 40enne, rappresentata dagli avvocati Valentina Romagnoli a Andrea Netti, è "fortemente depressa” ed è meglio che per ora non vada in carcere.

La donna, che secondo i legali è ancora sotto effetto di psicofarmaci, ha anche chiesto di parlare con il marito e con la sorella, ma non ha risposto alle domande degli inquirenti.

"Secondo le testimonianze tutto fa pensare che la signora abbia avuto un blackout", ha spiegato l'avvocato Romagnoli. Parlando con i giornalisti a conclusione dell'udienza di convalida, Romagnoli ha anche riferito che la donna "ha chiesto di sapere come sta la figlia" e di poter parlare con il marito e la sorella.

"Il suo stato di salute appare incompatibile con la misura cautelare: si trova in uno stato depressivo molto forte e per ora resterà in ospedale". 

(Unioneonline/l.f.)

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