Quindici volontari dei vigili del fuoco sono finiti nei guai a Ragusa: secondo le accuse, sarebbero i responsabili di diversi incendi, appiccati appositamente per intervenire e ricevere poi i contribuiti dello Stato.

In manette è finito il loro responsabile.D.D.V., residente a vittoria: sarebbe stato proprio lui, durante l'orario di lavoro, a raggiungere le zone boschive e ad appiccare i roghi per poi far uscire l'autobotte per l'intervento.

I volontari, appartenenti al distaccamento di Santa Croce Camerina e che percepiscono 10 euro l'ora per la loro opera, sono accusati di truffa ai danni dello Stato e alcuni di loro anche dei reati legati agli incendi.

Le indagini, concluse con l'operazione "Efesto" della polizia, erano scattate dopo la valutazione di un numero di interventi molto anomalo di una squadra rispetto alle altre.

Era il maggio del 2015 quando il comando provinciale di Ragusa aveva segnalato alla Squadra mobile che nelle schede delle intervento del personale volontario c'erano alcune incongruenze.

Sono partiti quindi gli accertamenti per verificare eventuali richieste di intervento simulate, che partivano anche da amici o parenti dei volontari del turno "D"; alla base delle indagini c'era il fatto che questi prendessero le indennità sono durante le operazioni, se invece restavano alla base non percepivano nulla.

Più vasto era l'incendio, spiega la polizia, più ore avrebbero impiegato per spegnerlo, quindi più soldi avrebbero ottenuto.

LE REGISTRAZIONI DELLE TELEFONATE:

La polizia
La polizia
La polizia

(Redazione Online/s.s.)
© Riproduzione riservata