"Sono andati a controllare: se l'hanno ritenuto opportuno, va bene. In quella casa possono controllare tutto, anche tutti i lavori fatti ogni anno.

Sono le parole di Anna Corona, l'ex moglie di Pietro Pulizzi, papà biologico della piccola Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004.

Parole che arrivano dopo gli accertamenti compiuti nella sua ex abitazione, nell’ambito della nuova indagine avviata dalla Procura di Marsala sul caso, fasciolo aperto in seguito alle dichiarazioni della magistrata sarda Maria Angioni, prima pm ad occuparsi del giallo, secondo cui nelle fasi iniziali dell’inchiesta potrebbero esserci stati “errori e depistaggi”.

Anna Corona – madre di Jessica Pulizzi, la sorellastra della piccola Denise finita sotto processo e assolta nei tre gradi di giudizio -  ha parlato ai microfoni della trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado”. 

"Il mio cuore – ha spiegato - vuole la verità. Non mi tiro indietro, per la verità. Sarei andata pure io alla fiaccolata: non temo di essere solidale con chi chiede la verità, perché anche io chiedo la verità. E anche la mia famiglia la chiede”.

Alla domanda perchè non sia andata alla manifestazione organizzata dalla madre della piccola, Piera Maggio, ha invece risposto: "Questa è una domanda inopportuna, perché è stata una giornata particolare. Ho due figlie che continuano a essere perseguitate, mortificate: minacciano di morte noi e la bambina di mia figlia. Questo è il popolo italiano, che crede ai processi mediatici. Siamo stanche, perché abbiamo dimostrato di essere innocenti attraverso un processo. Se avessi avuto qualcosa da dire, l'avrei detta e non bisogna confondere il silenzio con l'omertà. Se sapessi anche un minimo dettaglio, per favorire la ricerca di Denise, parlerei. Con Piera Maggio siamo state amiche, ma non so niente”.

Ancora, ha aggiunto la Corona: “Non c'era nessuna ruggine con Piera Maggio. I tradimenti sono all'ordine del giorno. Sono una mamma tanto quanto Piera Maggio: non avrei mai toccato una bambina per un tradimento. I figli valgono molto di più di un tradimento”.

"Il movente del tradimento non esiste – ha poi ribadito – anche perché dalla mia separazione alla scomparsa di Denise sono passati quattro anni. Abbiamo avuto un passato un po' tortuoso, ma non avremmo mai toccato una bambina per un tradimento".

Ancora, ha aggiunto Anna Corona: “Questa città deve ricordarsi che la famiglia Corona è corretta ed educata. Anche Jessica ora è mamma, ma è da troppo tempo che siamo schiacciate da tutto questo. Siamo in televisione 24 ore su 24. Questo non è il modo di fare informazione, non è il modo di far vivere le persone. Ci vuole molta correttezza e rispetto: per Denise, per mia nipote e anche per persone ritenute innocenti dopo tre gradi di giudizio".

“Siamo persone pulite – ha concluso la donna – e l'ha dimostrato un processo e un'archiviazione. Non so perché sia stato riaperto, a questo penseranno gli avvocati. La gente ci giudica: non lo ritengo corretto. Siamo nel 2021: non sono preoccupata e non ho paura di camminare a testa alta nella mia città, sia io che le mie figlie".

(Unioneonline/l.f.)

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