Sarebbero circa 40 le persone indagate per lesioni, omicidio colposo e disastro colposo nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte lungo l'autostrada A14 tra Camerano e Loreto, nell'Anconetano.

Nel tragico incidente dello scorso 9 marzo sono morti Emilio Diomede e la moglie Antonella Viviani, che proprio in quel momento stavano transitando da lì con l'auto.

Un duro lavoro quello del pm titolare dell'indagine, Irene Bilotta, che dopo aver scavato fra i tanti appalti e subappalti, avrebbe maturato la convinzione che le responsabilità sono molto diffuse. E andrebbero dalla progettazione all'esecuzione dei lavori d'innalzamento del cavalcavia.

E mentre si apre una fase cruciale per le indagini, il legale dei familiari dei coniugi morti esprime la sua soddisfazione.

"Il fatto che ci siano almeno 40 indagati è molto positivo, si tratta di un numero maggiore di quello che pensavamo, e conferma la nostra tesi iniziale: non è stata una fatalità, e le responsabilità negli errori che hanno provocato la tragedia sono plurime", è la dichiarazione di Vincenzo Maccarone.

"La settimana prossima arriveranno di certo i primi avvisi di garanzia alle persone coinvolte" che, secondo il legale, non apparterrebbero alla sola "Autostrade per l'Italia", ma anche alle ditte Delabech e Pavimental, oltre ad altre aziende e persone coinvolte.

IL LUOGO DELL'INCIDENTE:

© Riproduzione riservata