Altro dolore dopo la tragedia di Capri: la compagna di Emanuele ha perso il bambino
Si attendono i risultati degli esami per capire se l’autista del minibus precipitato avesse patologie occulte
Una tragedia segnata da altro dolore quella avvenuta la settimana scorsa a Capri dove un minibus è precipitato a Marina Grande provocando la morte dell’autista, il 32enne Emanuele Melillo. Ora la sua compagna, che era incinta, ha perso il bambino.
La 30enne aveva cominciato a stare male subito dopo l’incidente: pochi giorni prima la coppia era andata a convivere.
A breve verranno messi a disposizione degli inquirenti i risultati degli esami sul materiale organico del muscolo cardiaco e dell’encefalo prelevati da Emanuele effettuati alla presenza dei consulenti della Procura e della famiglia nominati dalla penalista Giovanna Cacciapuoti e dagli avvocati Luca Marangio e Antonella Giglio. I test sono finalizzati a escludere la presenza di patologie occulte.
Ha ormai perso terreno la tesi secondo cui l’autista avrebbe avuto un malore: la morte è stata causata dalle ferite multiple, ma resta da fare chiarezza su cosa sia accaduto. Infatti la Procura di Napoli intende tra l'altro verificare le condizioni di sicurezza del mezzo e dei parapetti in quel tratto di strada.
(Unioneonline/s.s.)