“Aggrediti dalla polizia per strada”: la denuncia di due studenti stranieri
Gli agenti si difendono: “Non ci hanno mostrato i documenti e hanno opposto resistenza”
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In corso gli accertamenti su una presunta aggressione da parte della polizia ai danni di due studenti stranieri, caricati a forza su un'auto, davanti a diversi passanti e testimoni nel centro di Torino.
A denunciare la cosa le due presunte vittime: lui un venezuelano 31enne, musicista al Conservatorio con status di rifugiato politico, lei 22enne di origini cinesi, studentessa all'Accademia delle Belle Arti.
Tre gli agenti di polizia in borghese che li hanno bloccati: a loro dire i due, fidanzati, volevano sottrarsi a un controllo, e non avevano i documenti, ma nei loro confronti sarà presentata una querela per lesioni personali, minacce e abuso. Ed è già partita una denuncia d'ufficio dall'ospedale Mauriziano, dove gli studenti, dopo due ore di fermo, si sono presentati per farsi medicare alcune escoriazioni alle braccia e sulla schiena.
"La ragazza è sotto choc e piange da due giorni - racconta l'avvocato Federico Burzio, difensore dei due stranieri - il comportamento degli agenti è stato violento verbalmente e fisicamente al punto che, come si vede nei video, i ragazzi hanno avuto dei dubbi che fossero effettivamente dei poliziotti, anche perché il distintivo è stato mostrato in fretta. Solo quando è arrivata una pattuglia dei carabinieri, chiamati dai passati, si sono tranquillizzati".
I due sono stati dimessi con sei e dieci giorni di prognosi. I tre agenti in borghese, in servizio alla polizia ferroviaria, si difendono sostenendo che la ragazza ha cercato di allontanarsi e che, al posto dei documenti, ha mostrato loro le foto di un passaporto sul cellulare. Lei e il fidanzato sono stati denunciati a piede libero per resistenza.
(Unioneonline/D)