"Ci ha lasciato Maria Rosa Pilliu, animo nobile e battagliero".

Lo ha reso noto la casa editrice Feltrinelli, che ha dedicato un pensiero alla donna coraggiosa che con la sorella Savina "ha guardato in faccia la mafia e ha risposto di no".

Maria Rosa è morta ieri, a 71 anni, in seguito a un arresto cardiaco, a Riace (Reggio Calabria), dove si era recata per qualche giorno di vacanza.

Le sorelle Pilliu, ogliastrine, erano proprietarie di case e di un negozio di generi alimentari in via del Bersagliere a Palermo.

Entrarono in contrasto con il costruttore Pietro Lo Sicco, che voleva acquistare l'area per realizzare un grande palazzo. Quando rifiutarono, lui, per costruire il suo palazzo di tre scale e nove piani, dichiarò al Comune che le particelle erano già sue e si impegnò a demolire le casette altrui. Poi buttò giù con la ruspa le case sopra e accanto a quelle delle sorelle, rimaste inagibili, ma in piedi.

Le sorelle Pilliu hanno lottato per trent’anni e vinto in tutti i tribunali: i giudici amministrativi hanno dato torto alla società di Lo Sicco, difesa allora da Renato Schifani, e annullato la concessione nel 1996.

Poi due sentenze civili definitive hanno stabilito che il palazzo dovesse essere arretrato (cioè abbattuto) per 2,2 metri per rispettare le distanze e che alle due donne spettasse un risarcimento di 700mila euro. Invece il palazzo è rimasto al suo posto e le sorelle non hanno incassato un euro.

"Forte, tenace e battagliera fino all'ultimo. Con coraggio ha detto di no alla prevaricazione mafiosa e si è battuta contro le schizofrenie di uno Stato che non l'ha mai riconosciuta vittima di mafia - ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -, Maria Rosa Pilliu ha incarnato i valori più belli e puri della lotta alla mafia contribuendo al cambiamento culturale della città. In questo momento di dolore sono vicino alla sorella Savina". 

(Unioneonline/F)

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