Non si placa la polemica sulla “Spigolatrice di Sapri”, la statua dedicata alla leggendaria lavoratrice dei campi al centro della poesia di Luigi Mercantini sul fallito tentativo di insurrezione antiborbonica nel Cilento: “Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti. Me ne andavo un mattino a spigolare, quando ho visto una barca in mezzo al mare”.

L’opera, realizzata dallo scultore Emanuele Stifano, è stata inaugurata ieri alla presenza delle autorità locali e del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Ma ha subito destato scalpore per l’abito succinto e trasparente che lascia ben vedere il fondoschiena della contadina. Una versione decisamente sessista della statua, secondo i detrattori del web.

Per l’ex presidente della Camera Laura Boldrini “è un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare. Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia”.

Secondo Monica Cirinnà, che ne chiede la rimozione, è “uno schiaffo alla storia e alle donne che ancora sono solo corpi sessualizzati. Questa statua della Spigolatrice nulla dice dell’autodeterminazione di colei che scelse di non andare a lavoro per schierarsi contro l’oppressore borbonico. Sia rimossa!”.

LA REPLICA – Stifano difende la sua scelta: "Se fosse stato per me avrei fatto una figura completamente nuda, lo stesso vale per il Palinuro di qualche anno fa e per le statue che farò in futuro, semplicemente perché sono amante del corpo umano in generale e mi piace lavorarci. Penso comunque che sia inutile dare spiegazioni a chi vuole assolutamente vederci depravazioni o cose varie".

"Al momento a Sapri nessuna parte sociale o politica ha criticato l'opera o distorto il concetto di opera realizzata dall'artista – ha dichiarato il sindaco di Sapri, Antonio Gentile -. La nuova statua è stata realizzata con maestria e impeccabile interpretazione dall'artista cilentano Emanuele Stifano". 

(Unioneonline/D)

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