Sono stati sbarcati nella notte tutti i 46 migranti a bordo della "Alex" la barca della ong Mediterranea entrata ieri al porto di Lampedusa forzando il blocco della Guardia di Finanza.

Una decisione, quella del capitano, dovuta alle "condizioni insostenibili" a bordo (sovraffollamento, mancanza di acqua e cibo), che hanno reso impossibile l'arrivo a Malta.

Dopo la discesa a terra delle persone a bordo l'imbarcazione è stata sequestrata, mentre il comandante, Tommaso Sella, è finito nel registro degli indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina..

I migranti, invece, sono stati portati alla Guardia medica locale, per ricevere le prime cure.

La Germania ieri si era detta disponibile ad accoglierli.

"C'è stata una chiara volontà politica di non darci altra possibilità", hanno spiegato la portavoce di Mediterranea

Alessandra Sciurba e il capo missione Erasmo Palazzotto (anch'egli indagato) a proposito della scelta della Alex di forzare il blocco.

"La decisione di dirottarci a Malta - hanno aggiunto - era pura propaganda politica che voleva trattare le persone come sacchi di patate. Salvini voleva solo il nostro scalpo".

L'altra nave carica di naufraghi ancora in mare, l'Alan Kurdi, ha fatto invece rotta sulla capitale maltese La Valletta. Il governo maltese, dopo qualche tentennamento, ha concesso l'autorizzazione allo sbarco. "Ma nessuno di loro resterà sull'Isola, saranno redistribuiti tra i Paesi europei", ha chiarito il premier Joseph Muscat.

Resta sempre in piedi la polemica politica.

Per il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che aveva chiuso il porto, come già nel caso della Sea Watch 3, "è chiaro ed evidente che è in corso un attacco contro il governo italiano", ha tuonato su Facebook dopo l'attracco. Aggiungendo: "Non sono operazioni di soccorso, queste sono operazioni pianificate di invasione del Continente europeo sponsorizzate da miliardari non da filantropi, da speculatori miliardari alla Soros, che vogliono cancellare popoli, radici, culture e tradizioni e vogliono nuovi schiavi".

(Unioneonline/l.f.)
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