La nave Alex della ong Mediterranea ha attraccato al porto di Lampedusa, scortata ai lati da due motovedette della Guardia di Finanza, dopo aver annunciato su Twitter di aver forzato il blocco e di essere entrata in acque italiane.

L'imbarcazione trasporta 46 profughi e 11 membri dell'equipaggio. Era rimasta senz'acqua e con i servizi igienici inutilizzabili.

"Anche a fronte di un'intollerabile situazione igienico sanitaria a bordo, dichiariamo lo stato di necessità e ci dirigiamo verso Lampedusa, unico possibile porto sicuro di sbarco", ha scritto la ong su Twitter.

Al molo in molti hanno applaudito l'arrivo. Manca l'autorizzazione allo sbarco, anche perché quei migranti dovrebbero andare a Malta: Mediterranea da ieri chiede che navi italiane o maltesi prendano i migranti a bordo e li portino a La Valletta.

LO SCONTRO CON SALVINI - "Non ci fanno sbarcare, è sequestro di persona", denuncia la ong italiana. "Non autorizzo nessuno sbarco di chi se ne frega delle leggi italiane e aiuta gli scafisti. Io denunciato per sequestro di persona? Siamo al ridicolo", dichiara invece Matteo Salvini, che chiede alla ong di ripartire per Malta. "Ipotesi surreale", ribatte Mediterranea, che già ieri aveva chiarito: ok allo sbarco a Malta ma vengano mezzi militari maltesi o italiani a prendere i naufraghi e portarli a La Valletta.

Un ingresso in acque italiane, quello di Alex, non andato giù al vicepremier: "La nave dei centri sociali, che a quest'ora sarebbe già arrivata a Malta che aveva dato la disponibilità di un porto sicuro, infrange la legge ed entra in acque italiane. Le forze dell'ordine sono pronte ad intervenire, vedremo se anche in questo caso sarà tollerata l'illegalità".

"È un attacco contro il governo italiano e un suo ministro che ha dimostrato di avere le palle e il consenso del popolo", afferma senza mezzi termini Salvini, che lamenta di sentirsi "solo" e chiede la "collaborazione dei ministri della Difesa e dell'Economia".

LA ALAN KURDI - La Germania si è detta disponibili ad accettare "parte dei migranti" a bordo delle due navi "come parte di una soluzione basata sulla solidarietà europea". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Horst Seehofer.

Già, due navi. Perché c'è anche la Alan Kurdi con 65 naufraghi a bordo. "Ci stiamo dirigendo verso Lampedusa. Il ministro dell'Interno non ci intimidisce, ci dirigiamo verso il porto sicuro più vicino. Si applica la legge del mare, anche quando qualche rappresentante di governo si rifiuta", hanno scritto.

"Nave tedesca, vadano in Germania, se infrangono le leggi risponderanno delle loro scelte", ha replicato Salvini.

La nave della ong Sea Eye è ferma in acque internazionali: "Abbiamo urgente bisogno di un porto sicuro, aspettiamo fuori da Lampedusa".

In Sardegna nel frattempo, continuano gli sbarchi. Sempre a piccoli gruppi e con barchini improvvisati.

E anche in Sicilia. Nel pomeriggio ne sono arrivati 15 - tra cui alcuni minorenni - a Mazara Del Vallo, nel Trapanese.

(Unioneonline/L)
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