L'umanesimo di Sergio Zavoli "non elude mai i grandi temi della vita, li affronta nella loro asperità per trovare una via d'uscita, una via di comprensione dell'uomo". Sono le parole con cui don Carlo Brezza, diventato amico di Sergio Zavoli nel suo ultimo anno, ha raccontato il maestro del giornalismo durante i funerali celebrati stamattina a Roma nella Chiesa di San Salvatore in Lauro.

Nella piazza è stato allestito un maxischermo per consentire di seguire la cerimonia a chi non fosse riuscito ad entrare in chiesa, visti i posti limitati per le norme anti- covid.

In una cerimonia sobria e commovente, amici e colleghi di Zavoli si sono stretti intorno alla seconda moglie, anche lei giornalista, Alessandra Chello, e alla figlia avuta dal primo matrimonio, Valentina.

Tra gli altri sono arrivati Gianni Letta, Walter Veltroni, l'ad Rai Fabrizio Salini, l'ex sindaco di Roma ed ex presidente del Coni, Franco Carraro. E ancora Renzo Arbore, particolarmente commosso, Silvia Costa e Maria Elena Boschi, che all'uscita ha abbracciato le colleghe parlamentari Anna Finocchiaro e Valeria Fedeli. Presenti anche il senatore del Partito Democratico Luigi Zanda, l'ex presidente Rai Monica Maggioni, Luigi Gubitosi, ex dg Rai e attuale ad di Tim. E poi Vincenzo Vita, il presidente della Fnsi Beppe Giulietti - "di Zavoli rimane l'amore infinito per la libertà e il rispetto della parola, dietro ognuna per lui c'era una dignità" - Andrea Gnassi, sindaco di Rimini (dove verrà tumulato il giornalista, nel cimitero monumentale) che entrando ha detto ai giornalisti: "Ora questo grande italiano potrà riposare accanto al suo grande amico, Federico Fellini".

Un'altra immagine dai funerali (foto Ansa)
Un'altra immagine dai funerali (foto Ansa)
Un'altra immagine dai funerali (foto Ansa)

Fra le corone all'entrata della chiesa, quelle della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, dei senatori del Pd e della Rai.

Sul feretro una composizione di rose giallo pallido, sistemata in chiesa insieme agli altri fiori dalla "tata" di casa Zavoli, Regina, "che era diventata diventata per Sergio una confidente - ha spiegato don Carlo Brezza -. Proprio a lei, che io sappia, Sergio ha confidato di voler essere sepolto a Rimini vicino al grande amico Federico Fellini".

Michele Mirabella, che aveva condiviso con Zavoli un ciclo di conferenze a due, si è chiesto se le nuove generazioni sapranno cogliere "quel grandissimo contributo che ha dato al mestiere di giornalista. Lui ha insegnato a ognuno ad essere se stessi. Ci mancherà, perché purtroppo non riesco ancora ad individuare in giro chi possa cogliere la sua lezione, lavorando con l'ottimismo della volontà che ci ha insegnato". Monica Maggioni ha ricordato la capacità del giornalista ed ex presidente della Rai "di raccontare ogni fascia della società, con la stessa profondità. la stessa ironia, la stessa volontà di non ergersi a giudice, di essere un raccontatore della realtà".

(Unioneonline/v.l.)
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