Massima attenzione nei controlli lungo le principali arterie di traffico e nelle stazioni per vigilare sul divieto di spostamenti tra Regioni dal 21 al 6 gennaio, e tra comuni nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

E' quanto si legge in una circolare del Viminale indirizzata ai Prefetti.

"Si evidenzia che tra le situazioni di necessità per le quali resta fermo l'uso del modulo di autodichiarazione può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l'esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza".

Circa 70mila persone in campo per far rispettare i divieti. "Lo faranno consenso di equilibrio - afferma Lamorgese a Sky Tg24 - perché dal momento in cui teniamo aperti i negozi lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia, ma serve che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento. Faremo controlli più incisivi alle frontiere e negli aeroporti, dobbiamo stare attenti ed evitare una terza ondata".

"Le regole per le festività natalizie non devono essere considerate delle costrizioni ma delle responsabilità verso gli altri - ha scritto in un lungo post su Facebook il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia -. È triste assistere al teatrino di una parte dell'opposizione che invece di mettersi al servizio del Paese per fronteggiare l'emergenza, soffia continuamente sul fuoco delle sofferenze. Salvini da mesi passa da 'apriamo' a 'chiudiamo' tutto. Le sue dichiarazioni irresponsabili contro le restrizioni, sia nella prima che nella seconda ondata, sono purtroppo parte della storia di questa pandemia".

E il coordinatore del Cts Agostino Miozzo chiede di dare un "segnale importante" ai trasgressori, facendo una proposta in un'intervista al "Messaggero". "Se si ferma un soggetto e questo produce un'autocertificazione che ad una verifica risulta falsa, non puoi dargli solo la multa di 300 euro, devi perseguirlo penalmente con una denuncia per falso in atto pubblico, portarlo di fronte a un giudice. Così non c'è il rischio che si prendano sotto gamba le misure, non può passare il messaggio che si tratta di una sorta di multa per divieto di sosta, va a finire che qualcuno che dica 'chi se ne frega' lo trovi sempre".

(Unioneonline/L)
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