A casa come nella serie “Breaking Bad”, arrestato uno studente che “cuoceva” metanfetamina
Con l’abitazione adibita a laboratorio, il ventiduenne produceva diverse tipologie di droghe sintetichePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Aveva trasformato la sua abitazione in un laboratorio per la produzione di droghe sintetiche. A Novara la polizia ha scoperto quello che viene considerato uno dei più grandi laboratori clandestini di metanfetamina del Paese. A gestirlo, un giovane di 22 anni, studente universitario, arrestato per il reato di produzione di sostanze stupefacenti.
L’attività è stata identificata dopo alcuni mesi di indagini, durante i quali gli agenti della squadra mobile, sezione narcotici, hanno tenuto sotto controllo il ragazzo, che, appassionato per la chimica e per la serie televisiva “Breaking Bad” (che narra le vicende legate allo spaccio dell'anfetamina), all'interno della propria abitazione, nel quartiere Sant'Antonio, aveva allestito un vero e proprio laboratorio clandestino per la produzione di metanfetamina e numerose altre droghe sintetiche. Il giovane aveva adibito il piano terra dello stabile ad apparato di distillazione, mentre la mansarda era destinata alla miscelazione ed alla creazione dei composti chimici.
Gli agenti della mobile, durante gli appostamenti, avevano notato che il ventiduenne, più volte al giorno, apriva le finestre del piano terra per arieggiare i locali rilasciando nell'aria l'inconfondibile odore derivante dalla cottura della metanfetamina. Quando la polizia ha fatto irruzione il ragazzo era solo in casa: gli investigatori sono entranti e si sono trovati davanti a una stanza al piano terra illuminata da una flebile lampadina di colore rosso. Su di un tavolo di grandi dimensioni era stato installato un complesso impianto di distillazione costituito da matracci, beute, burette in vetro borosilicato per resistere alle elevate temperature di cottura della droga. Nel “laboratorio” inoltre sono stati trovati numerosi prodotti chimici per il cui acquisto è necessario rivolgersi al mercato nero o al Darkweb.
(Unioneonline/v.f.)