Cresce di ora in ora la preoccupazione per le sorti di Ahmed J., il 15enne di origine marocchina residente a Padova di cui non si hanno notizie da giovedì sera. Allarmante il messaggio inviato all’ex fidanzatina: “Io ora devo uscire. Ho delle questioni in sospeso con alcune persone – diceva in un audio WhatsApp -. So che morirò, penso di sì. Oppure se non muoio avrò delle ferite, gravi. Ma penso che morirò”. La giovane non aveva dato molta importanza a quelle parole, perché il 15enne, ha spiegato, spesso scherzava e il tono non le ha fatto sospettare nulla di grave, “l’ho sentito tranquillo”, ha raccontato.

Ahmed (foto "Chi l'ha visto?")
Ahmed (foto "Chi l'ha visto?")
Ahmed (foto "Chi l'ha visto?")

Ma quando, quasi una settimana fa, non è tornato a casa nel quartiere Mortise e il suo telefonino è sempre risultato spento, la famiglia si è rivolta alle forze dell’ordine.

Il 21 aprile si è allontanato con la sua bicicletta rossa, questo è tutto quello che si sa di lui. Gli amici sono stati ascoltati dalla polizia, ma nessun elemento utile è emerso finora. Qualcosa in più potrebbe emergere dopo l’analisi del cellulare, che è stato ritrovato stamattina sulla riva del fiume Brenta, scandagliato da Polizia e Vigili del fuoco. 

Alto circa un metro e settanta, Ahmed indossava pantaloni di una tuta nera e una felpa dello stesso colore.

(Unioneonline/s.s.)

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