Tre condanne per reati ambientali legati ai rifiuti, ma assoluzioni "perché il fatto non sussiste" dalle iniziali accuse di corruzione e truffa.

Si è concluso così il procedimento sulla vicenda dei vestiti per i poveri donati alla Caritas della Sardegna ma finiti in vendita sulle bancarelle di Napoli.

Accogliendo in buona parte le richieste del pubblico ministero Guido Pani, i giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari hanno condannato a un anno e otto mesi i titolari della Eurofrip di Guarino a Casoria (Napoli), Giampiero Cesarini e la moglie Rosa Contiello, infliggendo un anno e due mesi al responsabile dei servizi di approvvigionamento e logistica della Caritas di Cagliari, Andrea Nicolotti.

Tutti e tre - per i quali la pena è stata sospesa - sono stati come detto assolti dai reati più gravi, contestati a vario titolo.

I giudici hanno anche dichiarato prescritta l'accusa per Guido Afflitto (titolare della Sarda Recupero Tessili di Monastir), per il quale la procura aveva già chiesto l'assoluzione, e assolto con formula piena Leopoldo Trudu, ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Decimomannu, e Carlo Maramarco, dipendente della stessa amministrazione.

Tre anni fa erano stati tutti rinviati a giudizio dal Gup del Tribunale, Roberto Cau, dopo l'inchiesta condotta dal Corpo Forestale della Regione e partita da un esposto anonimo

(Unioneonline/l.f.)

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