Due episodi di maltrattamenti e atti persecutori nel Sulcis.

I Carabinieri della Stazione di Carbonia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, emessa dal gip del Tribunale di Cagliari nei confronti di un operaio 45enne residente a Carbonia. Lo ha denunciato l’ex compagna convivente, una 43enne del posto, che si era rivolta ai militari per mettere fine a una situazione di profondo disagio e paura. La donna aveva infatti riferito di essere stata vittima, a partire dal marzo 2024, di ripetuti episodi di maltrattamenti, ingiurie, minacce e aggressioni fisiche, tali da generarle un continuo stato d'ansia e timore per la propria incolumità.

Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di raccogliere gravi elementi a carico dell’indagato, confermati anche dalla testimonianza della vittima. La misura cautelare impone all’uomo il divieto assoluto di avvicinarsi alla donna, alla sua abitazione e ai luoghi da lei frequentati.

A Sant’Antioco è finito agli arresti domiciliari un 53enne operaio residente in paese, accusato di atti persecutori. Vittima in questo caso un 39enne, nuovo compagno della sua ex, che aveva denunciato comportamenti ossessivi e minacciosi da parte dell’indagato, compresi appostamenti sul luogo di lavoro.

L’Arma dei Carabinieri «rinnova ancora una volta l’invito a tutti coloro che si trovano vittime di minacce, violenze o atti persecutori, a non esitare a rivolgersi ai presidi dell’Arma presenti sul territorio, dove personale qualificato è pronto a offrire ascolto, protezione e assistenza, attivando ogni strumento previsto dalla legge per la tutela della sicurezza e della dignità delle persone».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata