Dopo il parziale annullamento della sentenza d'appello da parte della suprema corte di Cassazione, oggi un differente collegio della Corte d'appello di Cagliari ha rideterminato in 4 anni la condanna all'ex sindaco di Portoscuso Adriano Puddu.

Era accusato di aver preteso favori sessuali in cambio di aiuti alle donne assistite del servizi sociali del suo comune. In primo e secondo grado, l'ex amministratore era stato condannato a sei anni e 4 mesi di carcere, ma la Cassazione aveva fatto cadere la più grave delle accuse di violenza sessuale, rinviando gli atti a Cagliari per rideterminare le pena.

Ad Adriano Puddu - difeso dagli avvocati Giuseppe Andreozzi e Ivano Iai - erano rimaste in piedi le accuse di induzione indebita a dare o promettere utilità (l'ex concussione sessuale) per i favori ottenuti dalle giovani donne in cambio di aiuti economici, ma anche l'ipotesi di corruzione elettorale.

Oggi il sostituto procuratore generale Giancarlo Moi ha chiesto una condanna a cinque anni e mezzo, ma la Corte d'appello presieduta da Massimo Poddighe ha definitivamente inflitto 4 anni, pena che consentirà ai legali di chiedere misure alternative così da non far andare in carcere il loro assistito.

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