"Il presidente della Regione avvii l'iter amministrativo che consenta al porto di Sant'Antioco di rientrare nell'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, quale giusto riconoscimento all'importanza strategica rivestita dallo scalo anche in termini di sviluppo dell'intero territorio circostante".

La Giunta comunale di Sant'Antioco, su proposta del sindaco Ignazio Locci, ha deliberato la richiesta ufficiale al governatore Christian Solinas di avviare immediatamente l'iter che consenta al porto antiochense di entrare nell'ambito dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna.

Una richiesta legittima, secondo il Comune sulcitano, che "di fronte al silenzio reiterato della Regione Sardegna, assume la forma dell'atto di Giunta, con l'auspicio che l'Esecutivo guidato dal presidente Solinas possa definitivamente farsi carico della richiesta avanzata dalla comunità di Sant'Antioco".

"Attualmente - spiega il sindaco Locci - il nostro è l'unico scalo isolano fuori dall'ambito del sistema portuale di Sardegna. Sistema che, riconosciuto tra i migliori in Italia per la sua capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati, da ieri potrà peraltro beneficiare di oltre 500 milioni di euro per una serie di interventi da eseguire nella rete dei porti sardi, eccezion fatta per quello antiochense".

"Ormai, di fronte all'attuale scenario – prosegue il primo cittadino – non ha alcun senso che il porto di Sant'Antioco resti fuori dall'Autorità di sistema e continui a rimanere sotto l'egida della Regione Sardegna: questo crea una discriminazione tra territori non più tollerabile. Lo scalo antiochense riveste un ruolo fondamentale per tutto il Sud Ovest della Sardegna e francamente non si capisce per quale ragione debba ancora essere tagliato fuori da un sistema che, come detto, gestisce anche una buona fetta di risorse. Basti pensare che il Comune di Sant'Antioco, nonostante non sia di sua competenza, costantemente anticipa risorse ed esegue lavori di manutenzione nelle aree portuali, mentre dall'altra parte si investono 500 milioni di euro. Questo non è accettabile". 

(Unioneonline/v.l.)

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