Iglesias, casa con vista sull'amianto. La richiesta dei cittadini: "Qualcuno intervenga"
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Si vede a occhio nudo e, da tempo, lo hanno messo per iscritto anche i tecnici del Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della ex Asl: la copertura in eternit in amianto del complesso comunale di via Cattaneo a Iglesias è vetusta e in cattivo stato di conservazione.
Non si tratta di un problema di poco conto: quando si parla di amianto, la preoccupazione è scontata. A maggior ragione se gli immobili in questione confinano direttamente con abitazioni private.
È il caso della palazzina al civico 37 della strada, a pochi passi dal centro storico.
Monica Medda e il marito Ubaldo Guidotti, insieme al figlio diciottenne, abitano al primo piano e il loro appartamento è quello più a stretto contatto con la proprietà comunale.
Più ambienti della casa si affacciano sulla distesa in eternit e la terrazza confina direttamente con uno degli immobili.
"Abbiamo paura perché i danni che l'amianto provoca alla salute sono ben conosciuti - osserva Monica - e stiamo manifestando la nostra preoccupazione da anni: viviamo in questa casa dal 2000 e quasi subito abbiamo segnalato al Comune la necessità di intervenire. Tutti i vari amministratori che, finora, si sono succeduti, hanno sempre preso impegni, ma non c'è stata alcuna azione concreta".
Il potenziale pericolo è stato messo per iscritto anche in una relazione che il Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della ex Asl - il 4 maggio del 2016 - ha inviato al sindaco a seguito di un sopralluogo effettuato dai tecnici, dopo la segnalazione fatta dalla stessa famiglia.
Le parole sono chiare: "Da un esame visivo - si legge - la copertura risulta vetusta e in cattivo stato di conservazione. Alcune lastre risultano rotte e suscettibili di rilascio di fibre nell'ambiente circostante".
Poi i suggerimenti al Comune sulle azioni da intraprendere: dalla verifica e caratterizzazione dei materiali, fino alla programmazione degli interventi di bonifica.
Francesco Melis, attuale assessore all'Ambiente, conosce bene il problema e si era occupato della questione quando era all'opposizione.
"Sono a disposizione dei cittadini per qualunque informazione e mi impegno a disporre un sopralluogo ai primi di settembre. È evidente che il problema vada risolto: nei mesi scorsi abbiamo provveduto a bonificare altre zone dove l'amianto era buttato a cielo aperto. Con il dirigente - aggiunge - abbiamo già affrontato la questione demolizione del tetto e i fondi per farlo ci sono. Dobbiamo, però, valutare se sia il caso di ricostruirlo in quanto il complesso fa parte dei beni comunali messi in vendita".