Lo scopo è diffondere la storia della civiltà mineraria e, come recita il progetto, "la sostenibilità per il riciclo e il recupero in mobilità". Con questo programma internazionale l'istituto tecnico superiore Angioy di Carbonia, aderendo ad un progetto Erasmus, sta praticamente sbancando mezza Europa con una serie di attività che si protrarranno sino a fine maggio in diversi paesi della comunità Europea.

Francia, Grecia, Polonia, Irlanda e Romania sono gli Stati in cui 34 studenti della scuola di Carbonia hanno già iniziato a portare le proprie conoscenze che derivano anche dalla cultura operaia di Carbonia e del territorio.

«L'obiettivo è quello di conoscere i vari sistemi di sostenibilità ambientale e le varie culture minerarie che ci contraddistinguono», sottolinea la preside Teresa Florio. Questa esperienza di fatto proietta la scuola di Carbonia ai confini dell'Europa. Sono già stati protagonisti in Polonia gli studenti Giorgia Frau, Giorgia Pinna, Marta Portaluppi, Marco Bruera, Gabriel Prandini, Noemi Desiree Pintus, Angela Montefusco e Alessia Arru. In corso una nuova esperienza in Grecia grazie ad Alessandro Aru, Luca Melis, Matteo Campesi, Francesco Piga, Nicolas Melis, Camilla Moreschi, Vittoria Crescimbeni e Luciano Matteu. Dal 27 di aprile invece nella Repubblica d'Irlanda l'esperienza coinvolgerà Giulia Ballerini, Lara Mazzedda, Gioia Cogotti e Maria Francesca Spada.

Due gli appuntamenti invece in maggio; il primo in Romania vedrà coinvolti Aurora Adamo, Isabella Mei, Eleonora Deidda, Matteo Xiang, Andrea Vella, Amanda Tinti, Maia Pettorru e Stefano Marongiu. Infine si volerà in Francia grazie a Francesco Paolo Sanna, Alice Frau, Arianna Locci, Chiara Fanutza, Alessio Pinna, Carmen Fann, Sara Spada e Sofia Maria Santacroce. i protagonisti del corpo docente sono Andrea Rosas, Laura Cicilloni, Simona Basciu, Francesco Deplano, Roberto Abis, Carmen Serra, Maurizio Casti, Roberto Tocco e Gabriella Vacca.

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