Un piccolo dispositivo impiantato sotto la cute del braccio per controllare la glicemia.

In maniera continua e in grado di avvisare preventivamente il paziente del raggiungimento di valori anomali di glicemia.

"Eversense" è arrivato anche a Iglesias ed è stato impiantato a due pazienti seguiti dal Centro di diabetologia dell'ospedale Santa Barbara.

Riccardo Trentin, presidente dell'associazione "Diabete onlus Iglesias-Carbonia", è uno di loro e conferma che si tratta di una vera innovazione tecnologica. "Il sistema impiantato è un sensore con annesso il trasmettitore per il controllo glicemico continuo (CGM) e la vera innovazione è la capacità che ha il sistema di vibrare quando l'hai sul braccio. Un altro vantaggio è la possibilità di personalizzare il range glicemico e impostare una notifica che avvisi dell'arrivo di un'ipoglicemia o iperglicemia".

Riccardo fa degli esempi pratici che permettono di confermare le potenzialità del piccolo dispositivo.

Ipotizziamo un allenamento: "Mentre corro il sensore vibra segnalandomi l'arrivo, da lì a mezz'ora, di un'ipoglicemia. Ritegno che la previsione della glicemia sia ciò che più complica la vita di noi diabetici di tipo 1, perché ci costringe a programmare qualsiasi attività, anche quelle che si danno per scontate come una passeggiata in piazza Sella".

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