Al termine dell'ennesima telefonata oscena, ha scoperto che il suo numero di telefono privato era stato pubblicato su un sito internet dedicato a incontri gay. Vittima di questa assurda situazione un consigliere comunale il cui nome per ovvi motivi di privacy non è stato reso noto.

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Le telefonate hanno cominciato a ripetersi, una dopo l'altra. Squilli ininterrotti, richieste "hot" non appena il consigliere rispondeva. Dopo lo stordimento iniziale la scoperta: il numero era accompagnato da un osceno annuncio. Da lì la decisione di rivolgersi direttamente ai carabinier, gli unici che avrebbero potuto interrompere la spirale a sfondo sessuale che gli stava creando non poco imbarazzo e fastidio.

Le indagini sono state avviate. Si punta a scoprire da quale pc e in quale paese sono state digitate quelle parole oscene che compongono l'annuncio.

Anche i reati commessi sul web sono perseguibili penalmente.

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