Un'altra estate di macerie nell'area del Lido Iride, ubicato nella spiaggia di Platamona, in territorio di Sorso.

Quasi tutto il materiale di risulta derivato dalle demolizioni dei vecchi fabbricati è rimasto al suo posto anche in questi mesi e non è stato smaltito nelle apposite discariche.

Non è certo un bel vedere in una zona turistica e in una spiaggia frequentata giornalmente da migliaia di bagnanti, tra cui un gran numero di turisti.

Nel pannello del cantiere è fissata la scadenza dei lavori: 30 dicembre 2022. Impossibile da rispettare. Eppure i lavori di demolizione erano iniziati celermente nella primavera 2021. Poi le opere sono andate a rilento, sino allo stallo quasi totale.

L'investimento della ditta che si è aggiudicata il bando è di 2,5 milioni di euro. Per riqualificare una struttura che per tanti anni, dagli anni 50, era stata uno dei fiori all'occhiello del turismo e del l'intrattenimento del nord Sardegna. Negli anni 80 iniziò il declino inesorabile. Poi l'abbandono. Da due anni la speranza di rivedere il Lido Iride tornare ai fasti di un tempo. Il progetto, tutto nuovo, rimane intrigante. Ma qualcosa, evidentemente, si è inceppata.

Sulla vicenda interviene il sindaco di Sorso Fabrizio Demelas. "Nelle settimane scorse, per questioni di pubblica sicurezza - spiega - abbiamo inviato all'azienda che si è aggiudicata il bando una lettera di diffida affinché rimuova al più presto la grande quantità di materiale presente nel cantiere. Parrebbe che la società si stia muovendo in tal senso. Aspetteremo ancora un po' e nel caso non si ottemperasse alla diffida procederemo come Amministrazione alla rimozione del materiale presente, addebitando successivamente i costi all'impresa".
 

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