Il maestoso edificio Turritania, l’ex hotel di Sassari in porta Sant’Antonio, mostra tutti i segni del degrado e dell’incuria. Come una botta che fa male, un colpo al cuore, la struttura costruita fra il 1942 e il 1944 dall’architetto sassarese Vico Mossa mostra un’immagine indecorosa di sé.

All’interno cumuli di materiale, indumenti, rifiuti di ogni sorta, montagne di spazzatura che hanno trasformato l’ex albergo ed ex casa dello studente in una maxi discarica rinchiusa tra le mura dello stabile finito nell’abbandono più totale.

“Solo un anno fa raccogliemmo, in poco più di un mese,  più di duemila firme a Sassari, cittadini molto delusi che chiedevano di abbattere l' Hotel Turritania – spiega Michele Saba, coordinatore cittadino dei Riformatori Sardi – ma purtroppo abbiamo ritirato tale raccolta dopo l'annuncio del sindaco Nanni Campus di aver trovato ben 5 milioni di euro per la ristrutturazione dell’edificio”. Sono trascorsi 12 mesi da quella comunicazione e niente è cambiato".

Sulla struttura vi erano state alcune proposte nate anche dal gruppo Dem di Sassari, un piano di rigenerazione del 2018 per restituire dignità ad una zona situata nel cuore della città. Il progetto del Pd non convinse, però, la Soprintendenza ai Beni culturali. La polemica resta in piedi così come l’immobile insieme al suo stato di abbandono.

E su questo argomento ritorna il coordinatore dei Riformatori che chiede risposte all’amministrazione comunale. “Non vorremmo che la questione finisse nel dimenticatoio, aggiunge Saba – i tempi sono maturi per affrontare una discussione seria per un progetto condiviso su un bene di alto valore storico”. 

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