Sassari, il “Giardino degli angeli” per i figli scomparsi prima del tempo
Genitori e familiari ricordano i loro cari morti prematuramente piantando e prendendosi cura di alberi e fioriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Scomparsi ma ancora con un posto nel mondo. In via Milano a Sassari dove 18 figli, sottratti alla vita, si ritrovano uno accanto all’altro nel fusto, i fiori e le radici di un mandorlo piantato in loro memoria dai propri genitori.
“Abbiamo adottato quest’area dal Comune a dicembre 2022 - spiega Milena, madre di Claudia, morta appena maggiorenne - con l’aiuto dell’associazione Vivi il quartiere”.
Trovano cemento, catrame e materiale di risulta di un vicino cantiere, ma ripuliscono tutto, creano 4 ingressi bordati d’alloro, innestano 250 piantine, perlopiù ligustri, in un’area che costeggia l’ippodromo, e il cui cuore sono appunto i mandorli.
“Li abbiamo visti - riferisce Luciana, mamma di Alessio, deceduto 18enne nel 2021- nella comunità di Romena, e scelti perché simbolo di rinascita e resurrezione”.
Molte le donazioni dai privati per il “Giardino degli Angeli”, pure in forma anonima, inclusa la leucolea, rara varietà di olivo, i cui frutti sono bianco avorio.
“Innaffiamo tutto- rivela Angela, la cui figlia era Valentina, morta 39enne- coi bidoni perché non ci hanno dato l’acqua”. Centinaia e centinaia i litri versati, ogni settimana con fatica e amore, in un’attività tutt’altro che funebre.
“Non stiamo costruendo un cimitero- affermano tutte, da Maria Antonietta a Ilenia a Roberta, che hanno la concessione per un anno dell’area- Questo è un inno alla vita”. Intanto ogni mandorlo viene abbellito con girandole, girasoli e farfalle di carta, in attesa che dalla realtà arborea se ne sviluppi una virtuale. “Vogliamo creare- dichiara Donato, padre di Claudia- un qr code a forma di cuore che, inquadrato, rimandi alla storia dei nostri figli nelle pagine a loro dedicate”.
Una fioritura web che viaggia insieme al mandorlo, il primo albero a sbocciare in primavera, e che rinnova la natura dopo la morte invernale, così come le creature scomparse prima del tempo, “i figli in cielo”, ritornano nella memoria, con l'esempio e nella spinta positiva a promuovere la vita. Come sta succedendo con il Giardino degli Angeli.