Sassari, c’è un piano per realizzare il cimitero multietnico
Il programma per il camposanto illustrato oggi in Consiglio comunalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Aumento delle cremazioni e razionalizzazione degli spazi nel cimitero di Sassari. Sono due degli elementi, illustrati stamattina in IV Commissione dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Sanna, che riguardano la gestione della struttura affidata alla “Servizi Cimiteriali Sassari”.
«Un investimento complessivo», dichiara Sanna, affiancato dal direttore per l’esecuzione del contratto, il geometra Matteo Fraternale, «da parte della società di 7 milioni e mezzo di euro nell’arco dei 25 anni di affidamento, con interventi già realizzati per oltre 3 milioni».
Lavori relativi in particolare al Tempio Crematorio e al parcheggio antistante, costati 1 milione e 893mila euro, alla palazzina che ospita gli uffici, alla camera mortuaria e alle opere esterne, per un importo complessivo di oltre 785mila euro, «mentre altri 284mila euro sono servizi per adeguare e mettere in sicurezza via Siotto Pintor, favorendo grandemente la viabilità attorno al cimitero e agevolando l’uso dei sei differenti ingressi, alcuni dei quali sono rimasti a lungo inutilizzati».
L'assessore Salvatore Sanna (a sinistra) e il geometra Matteo Fraternale (a destra)
Intanto si registra la crescita del numero di cremazioni passate dalle 636 del 2019 alle 1923 del 2024. «La ditta paga l’11% delle royalties al Comune, una cifra che nell’anno appena trascorso ha fruttato oltre 104mila euro». È invece di 237mila e 500 euro annui, ma bisogna considerare i rialzi dell’istat, il contributo che l’amministrazione comunale elargisce alla Servizi cimiteriali.
«Non bisogna poi dimenticare che la società di riferimento, la Altair di Bologna, è la stessa che gestisce le cremazioni di Cagliari e Olbia, assicurando così continuità nel servizio anche quando una di queste dovesse chiudere per manutenzione o per altre esigenze».
In chiave futura si prevede la realizzazione di un’area per il cimitero multietnico e multireligioso, ma anche l’edificazione di uno spazio per il cantiere degli operatori che, in tutto, sono 20. «Ma soprattutto nel corso del 2025 intendiamo procedere all’individuazione delle concessioni scadute, alle estumulazioni e alle riassegnazioni in favore dei nuovi defunti», conclude l’assessore, «evitando il consumo continuo del suolo per realizzare nuove aree cimiteriali mentre quelle già esistenti vanno desertificandosi».