A Porto Torres, in via Ettore Sacchi, a rischio crollo e  sempre più precarie le condizioni di sicurezza della robusta recinzione in ferro dello stabile Coofem, un grande edificio che dagli anni ‘50 ha ospitato una delle prime cooperative femminili in Sardegna, impegnata nell'attività legata alla produzione della lana.

L'inferriata oramai arrugginita presenta in più punti segni di cedimento e divide la strada dal cortile sottostante, al termine di uno strapiombo alto 5 metri. La situazione attuale è quindi di grave pericolo, sia per i pedoni che per qualsiasi persona che sosti anche casualmente nel cortile dell'ex cooperativa.

Lo stabile appartiene a un privato e più volte l'ufficio tecnico del Comune ha sollecitato i proprietari alla messa in sicurezza dell'opera muraria e delle recinzioni. Sinora inutilmente. Dallo stabile, specie all'entrata, piovono anche calcinacci. Una situazione non più sostenibile, non solo per la sicurezza, ma anche per il decoro, visto che il palazzo Coofem si trova in pieno centro.

La cooperativa ha smesso da molto tempo la propria attività. Ma successivamente erano rimaste operanti diverse imprese commerciali e un centro sociale per anziani molto attivo. Da anni tutte le attività hanno chiuso i battenti e quello che poteva essere considerato uno dei simboli del lavoro della Sardegna si sta apprestando a diventare uno stabile fatiscente.
Argentino Tellini
Le condizioni della grande ringhiera di via Ettore Sacchi (foto Tellini) L'ingresso della struttura (foto Tellini)

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