«Se necessario faremo un sit-in nel piazzale del Poliambulatorio Andriolu per soddisfare il diritto all’assistenza pediatrica per i nostri figli».

Il grido di aiuto delle mamme nel Comune di Porto Torres, come in altri centri dell’Isola, sembra rimasto inascoltato.

Sono disposte a fare la fila per ore davanti al Poliambulatorio Asl dell’Andriolu, scegliendo anche di bivaccare davanti alla struttura pur di accaparrarsi l’assegnazione di un pediatra per i loro figli.

I medici snobbano la città di Porto Torres che attualmente conta solo una pediatra con incarico da titolare, ma oltre 600 bambini sono rimasti privi di una assistenza medica. Il 18 gennaio si rischia il delirio. In quella data prenderà servizio, nell’ambulatorio di via Pacinotti, la pediatra Paola Murgia con incarico da titolare, ma sarà necessario presentare istanza all’Ufficio Scelte e Revoche per l’assegnazione del medico, in quanto le vecchie attribuzioni decadranno. Quindi tutto da rifare per i bambini che fino ad ora godevano dell’assistenza medica. Le mamme dovranno inoltrare nuovamente le richieste che saranno evase secondo l’ordine cronologico di ricezione, e potranno scegliere di spedirle tramite e-mail oppure di presentarsi direttamente al Poliambulatorio Andriolu. In poche hanno deciso di rivolgersi al distretto Asl di Sassari, altri sono stati costretti a pagare le visite mediche. Alessia Contini è una giovane mamma di 23 anni, ha una bambina di soli 15 mesi e nei giorni scorsi ha dovuto districarsi tra mille difficoltà per ricevere l’assistenza pediatrica gratuita. «Mi sono allarmata per mia figlia perché due giorni fa ha avvertito la febbre alta, una temperatura che ha raggiunto i 40 gradi, - racconta Alessia- mi sono spaventata perché l’ho vista assente, non reagiva e ho sentito la necessità di portarla all’ospedale pediatrico di Sassari per una visita». La pediatra di turno, però per cautela, le consiglia però di non affrontare il viaggio per evitare l’aggravarsi della condizione di salute della bimba. «Quindi mi sono rivolta al Consultorio di Porto Torres, ma ho scoperto che non visitano i bimbi con la febbre, – prosegue – ho chiamato telefonicamente la pediatra locale, ma non essendo sua paziente dovevo pagare l’assistenza medica e in quel momento non era disponibile. A quel punto ho deciso di recarmi a Sassari». L'argomento era stato portato in consiglio comunale dal consigliere Ico Bruzzi, sottolineando il disagio delle famiglie. 

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