Alghero, chiude la cappella dell'ospedale: «Pazienti privati di un rifugio prezioso»
Alberto Bamonti, ex consigliere comunale, lancia l’appello al direttore: «Sono convinto che sia possibile trovare una soluzione»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Desidero esprimere profondo rammarico per la decisione di chiudere definitivamente la cappella dell’ospedale, e chiedo con fervore che si trovi una soluzione che preservi, seppur in forma ridotta, questo spazio di conforto per i degenti e i loro familiari».
Alberto Bamonti, ex consigliere comunale ad Alghero e attuale vicepresidente di Confassociazioni Sardegna con delega allo Sviluppo, Pianificazione Strategica e Politiche Sociali negli Enti Locali, lancia l’appello al direttore dell’ospedale civile di Alghero, a seguito della chiusura della chiesetta «rifugio prezioso per chi si trova a fronteggiare, dolore e incertezza».
Un piccolo luogo dove i pazienti possono trovare un momento di pace. «Comprendo le esigenze logistiche e organizzative dell’ospedale, ma sono convinto che sia possibile trovare una soluzione che non implichi la chiusura totale della cappella», aggiunge «mi preme inoltre evitare che si realizzi ciò che già è avvenuto all’ospedale Marino, dove la cappella è stata smantellata e la madonnina relegata in uno sgabuzzino. Questo evento ha suscitato grande tristezza tra i pazienti e il personale, e spero che qui si possa trovare un compromesso che permetta di mantenere uno spazio per il raccoglimento spirituale».
L’invito di Alberto Bamonti è che l’ospedale possa farsi promotore di un’iniziativa che concili esigenze organizzative e benessere spirituale dei pazienti, «in linea con la missione di umanità che ogni ospedale dovrebbe rappresentare».