Da Rizzeddu a Predda Niedda, dal Cuore Immacolato al cimitero, dal luna park di piazzale Segni a Truncu Reale, dai giardini pubblici a Porto Palmas, Sassari ospiterà le riprese di "Perfidia", il secondo lungometraggio del regista sassarese Bonifacio Angius. E' la prima opera da quando esiste la Film Commission isolana, perciò è un grande banco di prova per tutti: dalla produzione al regista, la cui sceneggiatura è stata apprezzata al Premio Solinas, dalle maestranze al cast. Tutto è rigorosamente "made in Sassari", come le strade, gli appartamenti, gli ospedali, i centri commerciali, le spiagge e gli uffici che faranno da sfondo alla storia del tormentato rapporto tra un padre e un figlio vittime delle contraddizioni dei giorni nostri e della realtà di periferia in cui si snoda la loro vicenda. Prodotto dalla Movie Factory di Roma e dalla Monello Film di Sassari in associazione con la Regione Sardegna e l'Unione cineasti indipendenti di Sassari, il film è in preparazione già da mesi. Lo scorso novembre era stata proprio Sassari a ospitare i casting per le scelta degli attori cui affidare i ruoli principali. Il protagonista sarà il sassarese Stefano Deffenu, mentre nel ruolo di padre Mario Olivieri. Parti di riguardo per Alessandro Gazale, Andrea Carboni, Noemi Medas e Domenico Montixi. In tutto gli attori saranno venti, più altrettanti figuranti speciali e un esercito di comparse, oltre trecento. Riconosciuto dal Ministero per i beni culturali come "Film di interesse culturale nazionale", l'opera di Angius è un vero e proprio omaggio alla città anche dal punto di vista dei professionisti coinvolti. Il produttore è il romano Francesco Montini, il direttore della fotografia lo spagnolo Pau Castijon, assistito dai connazionali Claudio Frola e Marc Romaguera Martinez. Per il resto lo staff di Perfidia parla sassarese. Il direttore di produzione è Grazia Porqueddu, l'ispettore Gavino Tilocca, l'assistente Michele Marchi e il runner Michele Sini. Per Perfidia è tornata da Cinecittà la truccatrice Gerolama Sale, sorella dell'indipendentista Gavino Sale.
© Riproduzione riservata