In Sardegna non solo la sanità pubblica in difficoltà. Anche la sanità privata arranca, con cliniche e laboratori costretti – denunciano le stesse strutture – a «cancellare le prenotazioni». 

Un sos messo nero su bianco in una lettera all’assessore regionale Armando Bartolazzi: «A fronte del tetto di spesa tagliato per le prestazioni in convenzione, non siamo più in grado di garantire esami e visite», avvertono le strutture. 

A disposizione, viene spiegato, ci sono infatti solo 64 milioni di euro degli oltre 72 preventivati invece dall’Ares. 

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