Una trappola, forse, quella nella quale è stata attirato Stefano Pilleri, 25 anni, di Sinnai, che ieri è stato vittima di un pestaggio a Su Planu. I carabinieri della stazione di Sant’Avendrace hanno subito individuato e denunciato a piede libero per rissa aggravata uno dei presunti responsabili dell’aggressione, G.M., 41 anni. E sono sulle tracce degli altri partecipanti. 

Il nome di Pilleri è salito di recente alla ribalta delle cronache come protagonista, in negativo, di un servizio di Striscia la Notizia: il venticinquenne è stato accusato di essersi reso protagonista di una serie di truffe online. E l’episodio di ieri potrebbe essere legato a una vendetta nei suoi confronti. 

L’aggressione

L’aggressione è avvenuta attorno alle 17, a poca distanza da un bar. Stando a una prima sommaria ricostruzione, Pilleri aveva un appuntamento. Forse per un chiarimento. Ma era una trappola. Una volta arrivato sul posto sarebbe iniziata la discussione, degenerata rapidamente. Pare che il giovane sia stato prima aggredito a calci e pugni al volto, poi all’improvviso sarebbe comparso un coltello. Ad avere la peggio è stato proprio Pilleri, che si è accasciato sanguinante. Immediato l’allarme con l’arrivo dell’ambulanza del 118 e delle pattuglie dei carabinieri. Che hanno subito chiuso il cerchio e ricostruito la vicenda. Intanto il venticinquenne di Sinnai è stato ricoverato nel reparto maxillofacciale del Santissima Trinità, che ha lasciato nella notte. Aveva anche una ferita al braccio, che potrebbe essere stata provocata da una coltellata. 

Il movente

Il sospetto è che il movente possa avere a che fare con la vicenda delle presunte truffe diventate un caso televisivo. Stando al racconto fatto dall’inviato di Striscia, Moreno Morello, il venticinquenne di Sinnai avrebbe infatti convinto i venditori a spedirgli la merce in cambio di pagamenti che però non arrivavano mai a destinazione. Il metodo sarebbe stato sempre lo stesso: invio dei documenti d’identità per rassicurare la controparte, foto di un distintivo falso della Croce Rossa italiana e anche di un video in cui indossava una divisa dell’Esercito. Una volta che gli arrivava la merce, Pilleri inviava la fotografia del bonifico appena effettuato che subito dopo avrebbe però provveduto ad annullare, lasciando così a bocca asciutta i venditori.

Enrico Fresu

© Riproduzione riservata