Il tema della pace al centro del 37esimo pellegrinaggio a piedi da Sinnai a Bonaria: quando ieri a tardissima notte nell'anfiteatro del quartiere di Sant'Isidoro a Sinnai è giunto il vescovo della città ucraina di Leopoli, monsignor Mieczyslaw Mokrzycki, l'appaluso dei fedeli è arrivato spontaneo.

Era accompagnato dall'arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Baturi: ad accoglierlo il sindaco di Sinnai Taracisio Anedda, i sacerdoti della diocesi e i fedeli che si preparavano al pellegrinaggio.

Grande emozione quando il vescovo di Leopoli ha concelebrato la messa dopo la mezzanotte, ringraziando per l'invito, per gli aiuti dell'Italia all’Ucraina e invocando la pace. 

Poi i viandanti della preghiera hanno iniziato il loro cammino in notturna, attraversando prima l'abitato di Sinnai. Una notte di fede e di speranza, con tappe a Settimo, Selargius, Monserrato, Pirri e Cagliari dove i pellegrini sono stati accolti da diversi sindaci della zona.

Alle 8 erano in migliaia all'arrivo al colle di Bonaria, poi il ritorno a casa. 

«Abbiamo iniziato nel 1987 – ha ricordato Pierangelo Soi, presidente dell’associazione "Il segno" che ha organizzato il tutto - ma già nel lontano passato il pellegrinaggio si faceva anche con i carri. Alla prima edizione eravamo poche centinaia, poi col tempo siamo diventati migliaia. C'è gente che ha fatto tutti i pellegrinaggi, me compreso. Si fa per fede vera, per andare incontro alla nostra amatissima Madonna di Bonaria».

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