Cresce la preoccupazione per la presenza dei cani randagi nel territorio e dopo le aggressioni dei pitbull su donne e altri cani.

L’ultima aggressione nelle campagne fra Maracalagonis e Quartu ha posto l'accento su un problema che appare sempre drammatico.

La donna, Marianna, di 46 anni di Maracalagonis, ferita da un randagio (che ha anche ucciso i suoi cani di due anni) testimonia la realtà di una situazione allarmante, denunciata a più riprese anche a Torre delle Stelle e Geremeas dove negli ultimi giorni i cani, filmati anche da una telecamere, hanno aggredito e ucciso una decina di gatti.

L'ultimo episodio è seguito con attenzione dai carabinieri di Maracalagonis e Quartu che stanno cercando di ricostruire l'accaduto e i risvolti della sconcertante vicenda.

La zona dove è avvenuto l'episodio è popolata da diversi randagi: fra questi ci potrebbe essere il cane che ieri ha ucciso i cani, Roads e Nikka, della donna, azzannata più volte al braccio destro e ricoverata in ospedale.

I militari hanno già sentito alcune persone.

Intanto non mancano le attestazioni di stima alla ferita, Marianna, attraverso Facebook: «Roads e Nikka sono morti. Marianna ha un braccio fratturato: ha morsi in tutto il corpo ed è viva solo ed esclusivamente perché Roadster è morto per lei, togliendole il cane di dosso», scrive un utente.

Un altro attestato rivolto alla donna: «Spero che ti possa riprendere quanto prima. Quello che è successo è tremendo».

Il Comune, dal canto proprio, ha mobilitato la Polizia locale e le Guardie ambientali anche per il rispetto di una ordinanza sulla gestione dei cani.

Da Maracalagonis Michela Pedditzi, addestratrice cinofila Enci, spiega che «i cani vanno educati, devono uscire col guinzaglio lungo non più di un metro e mezzo. Il proprietario deve portare la museruola appresso: non è possibile che tanti cani vengano lasciati liberi anche in paese spesso senza il microchip e senza l'assicurazione non obbligatoria, ma opportuna».

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