Le parole di Andrea Massa rompono il silenzio tra le navate della chiesa di Sacro Cuore, a Quartu Sant'Elena: «Mio fratello era un grande lavoratore. Il lavoro era il faro della sua vita».

Non ci sono parole di accusa al funerale di Raffaele Massa, il 50 enne morto nell'incidente sul lavoro al porto canale a Cagliari sabato scorso. Adesso  è soltanto il momento del dolore e del ricordo.

Sono arrivati in tantissimi per salutare questo ragazzone dal sorriso sempre stampato in volto. «Il nostro supereroe», ha detto un amico. Un gigante buono, sempre allegro e disponibile con tutti. Tra i primi banchi, giubbino arancione e lacrime sul volto, ci sono i colleghi della Grendi, gli stessi che alla fine della celebrazione portano in spalla la bara di noce chiaro ricoperta da rose bianche e rosse. L’urlo «vai Raffaele» segue il feretro fino al cimitero. 

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